Impegno educativo dello Scautismo e valori del Guidismo (Marilinda Fanti)
....Sull’attualità del
metodo scout sono stati scritti molti testi, anche da illustri
pedagogisti, che hanno riconosciuto nella struttura dello scoutismo
una risposta alle esigenze più attuali dei nostri ragazzi, viste da
diversi punti di osservazione. .....Altro aspetto che caratterizza i giovani d’oggi potrebbe essere una sorta di “coscienza assediata”, cioè l’incapacità dei giovani di mettere ordine fra tanti dati scomposti. Non riuscendo a dare ordine a ciò che vive, creando una priorità di valori, il giovane tende a banalizzare tutto, ponendo tutto allo stesso livello e passando da una facile ironia ad un disimpegno di fronte a qualsiasi scelta. Lo scautismo pone invece dei chiari paletti e un preciso riferimento a dei valori attraverso la LEGGE, La legge scout è un insieme di 10 articoli che propongono atteggiamenti positivi, non ci sono divieti ma atteggiamenti chiari concreti e vivibili. In un periodo in cui è difficile per i ragazzi, anche in famiglia, trovare paletti fermi, la legge scout aiuta il giovane a mettere ordine dentro di sé, ad avere un riferimento concreto. .....Potremmo continuare con altri esempi, validi sia al maschile che al femminile, ma la domanda a cui oggi vogliamo dare una risposta non è se lo scoutismo ha senso di esistere, ma se il GUIDISMO può rispondere, oggi come un tempo, ad un’esigenza di educazione al femminile e, ancora prima, se questa esigenza è sentita ancora ai nostri giorni. .....La stessa scuola, che negli anni ’70 ha portato alla abolizione delle classi divise per sezioni, oggi, nelle ultime “Indicazioni nazionali” per l’istruzione ai vari livelli, ribadisce l’importanza di educare i ragazzi, sperimentando “diversi ruoli e diverse forme di identità”, fra le quali viene indicato esplicitamente l’essere “maschio o femmina”, favorendo un’educazione alle differenze di genere, in un rispetto reciproco dei ruoli, superando anche gli stereotipi. .......Proprio sulla base di questa affermazione, ci poniamo quindi una domanda: il Guidismo può rispondere in modo “competente” e attuale a questa esigenza di educazione al femminile, dal momento che si pone come metodo strutturato, finalizzato proprio ad un’educazione attenta a questi aspetti? ........Essere donna oggi, non è facile! Alla donna viene chiesto tutto ciò che viene chiesto anche ad un uomo…e certamente molto di più! Proprio per questo diventa ancora più importante educare la ragazza alla gestione della propria femminilità in un ambiente, nel quale possa confrontarsi con chi vive la sua stessa realtà di donna. Ciò non significa non potersi confrontare con l’altro sesso, ma avvicinarsi a questo coscienti di un proprio valore, di una propria potenzialità, non vissuta in modo istintivo, ma costruita da un’educazione attenta e competente. .....Diventa fondamentale infatti per noi, in una realtà come quella odierna, che tende a creare una identità di genere più sulla base di stereotipi che di effettive potenzialità, educare le ragazze a conoscersi davvero, uscendo da luoghi comuni o da atteggiamenti mentali che portano la donna a conquistare dei ruoli più per credenze e idee condivise già nell’antichità, che per il suo reale valore. .....Per ora ci limitiamo a sottolineare come per noi rimanga fondamentale e attuale un’educazione al femminile, che possa permettere ad una ragazza di essere se stessa, di scoprire i suoi veri “talenti”, le sue potenzialità, in un confronto con altre ragazze che vivono la stessa ricerca e con attività pensate in maniera più attenta alle sue reali esigenza. .....Ecco perché, secondo noi, ha senso oggi “festeggiare” i cento anni di un’intuizione ancora così attuale e centrale in ambito educativo! ....BP aveva davvero guardato lontano quando si era accorto della necessità di differenziare il metodo pensato per i suoi scout da quello chiesto da quel piccolo gruppetto di ragazze ben determinate!
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