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			Il saluto 
			di Maria Luisa Faotto, Commissaria Generale Guide F.S.E. 
			
			
			 Ricorre 
			il Centenario del Guidismo
			, 
			esperienza di vita profonda, unica ed ormai irrinunciabile per molte 
			donne. 
			
			
			 Come capo dei distretti Treviso Est e Treviso Ovest della 
			Associazione Italiana Guide e Scouts Cattolici d’Europa abbiamo 
			organizzato una serie di eventi per celebrare il Centenario.  
			A pochi anni di distanza dalla ricorrenza del Centenario dello 
			Scautismo, che anche qui a Treviso ci ha regalato bellissimi momenti 
			di incontro e di festa tra generazioni e tra associazioni, sentiamo 
			infatti l’esigenza di ripercorrere le tappe, e così facendo 
			riscoprire intuizioni, valori, presenze, esperienze, della storia 
			del guidismo proprio a Treviso, dove da un piccolo seme è 
			germogliato e cresciuto un grande ceppo ora ben radicato e diramato 
			nel tessuto formativo della trevigianità e non solo. 
			 Ecco perché abbiamo pensato che, per celebrare il Centenario del 
			Guidismo qui a Treviso, un convegno potesse essere una bella 
			iniziativa, affiancata alle altre più tipicamente scout: oggi si 
			chiude ad esempio una Mostra fotografica, che per una settimana è 
			rimasta aperta presso il Battistero del Duomo di Treviso, il 14 e il 
			15 maggio tutti i Cerchi, i Riparti ed i Fuochi dei 2 Distretti 
			festeggeranno in una grande Uscita che accomuna il Primo Volo di 
			Primavera delle Coccinelle, l’uscita di S. Giorgio delle Guide e 
			l’uscita di S. Caterina delle Scolte. 
			 Il convegno è un modo per aprire dialoghi e insieme riflettere. 
			Tratteremo di tematiche importanti, con il nostro stile che è quello 
			della semplicità, abbiamo invitato a “parlare” capo o ex-capo, 
			testimonianze dirette di chi il guidismo “ce l’ha dentro”: i valori 
			passano innanzitutto con quello che siamo, parliamo anche con il 
			lampo di entusiasmo che accende ed illumina gli occhi rivelando la 
			concreta esistenza del Bello e del Buono. Parleremo di capo che 
			hanno saputo aprire una pista e lasciare una traccia, generando 
			messaggi di vita, prima fra tutte Anna Maria Feder Piazza a cui il 
			guidismo trevigiano ed anche italiano deve molto. 
			 La parola celebrare allora, forse, può sembrare stonata: non 
			vogliamo enfatizzare una vuota ricorrenza tra tante, bensì 
			valorizzare alcuni momenti al presente per rivalutare, rivivere, 
			riscoprire un passato in cui affondano solide radici, e questo come 
			trampolino di lancio per pregustare ed affrontare con entusiasmo un 
			futuro di speranza. Da guide, appunto! 
			  
			  
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