VARSAVIA‘44
Lo scautismo polacco ha incontrato nel suo percorso storico gli avvenimenti tragici delle due Guerre Mondiali, nel corso delle quali si è fortemente impegnato, con un senso di disciplina ed un’abnegazione eroica che non trovano riscontro in altre nazioni Europee.
E’ a tutti noto l’impegno dimostrato durante la II° Guerra Mondiale, nel 1944, dal servizio postale effettuato durante l’insurrezione di Varsavia; ebbene questo servizio al quale si stima abbiano contribuito circa 600 tra esploratori ed esploratrici – età compresa tra 11 e 14 anni - e nel quale circa la metà vi hanno perso la vita, pur nel suo eroismo, non è che una piccola parte di quanto gli scouts polacchi dello ZHP, giovani ed adulti, hanno fatto nel tragico periodo che va dal 1939, quando i nazisti hanno invaso il paese, al 1945 quando i Sovietici unitamente agli altri Alleati, lo hanno “liberato”.
Atti eroici d’ogni genere che sono poco conosciuti, specialmente in Italia, dove i libri sull’argomento si contano sulle dita di una mano e dove le stesse Organizzazioni Scouts Nazionali ne hanno dato poco o nessun risalto.
Il Capo Scout stesso, Florian Marciniak, venne arrestato e deportato in un campo di sterminio; sottoposto ad interrogatori e torture ed infine ucciso.
L’Associazione Scout ZHP, che contava oltre 85 mila iscritti, si trasformò in organizzazione combattente con il nome di Szare Szeregi, “Le Schiere Grigie”, per via del colore della divisa scout, e si attivò in innumerevoli operazioni di “intelligence”, di piccolo sabotaggio come quella d’infilare pubblicazioni anti-naziste nelle tasche dei pastrani degli ufficiali tedeschi nei guardaroba dei bar e ristoranti, fino alla vera e propria lotta armata.
Due “battaglioni” composti esclusivamente da scouts compirono atti incredibili d’eroismo: il Battaglione “ZOSKA” ed il leggendario Battaglione “PARASOL”.
Anche il “poeta della rivolta”, Krysztof Kamil BACZYNSKI, che lasciò poesie tristi e terribili, era uno Scout Master e venne falciato da una raffica alla testa del suo Plotone il 4 agosto, nei primi giorni dell’insurrezione.
Il viso della famosa statua, simbolo della città, la “sirena”, era quello di Krystina KRAHELSKA, etnologa, dirigente dello scautismo femminile, che aveva posato come modella; colpita a morte il 2 agosto 1944 mentre prestava soccorso ad un ferito, essendo infermiera nella Divisione Scout “JELEN ”.
A questa mancanza cerca di sopperire il lavoro di un ricercatore storico, adulto scout, già dirigente nazionale del CNGEI, Giancarlo Monetti con la sua “VARSAVIA 44” che propone gli avvenimenti salienti dello scautismo polacco dalle origini, diviso in 9 capitoli ben definiti che vanno dalla posta scout del 1914-1918 alla posta del dopo Varsavia del 1945.
Il lavoro è corredato d’innumerevoli fotografie, alcune tragiche, che ben dimostrano gli avvenimenti descritti.
Al momento è disponibile il 1°capitolo che tratta l’insurrezione del Ghetto ebraico di Varsavia del 1943. Si rende noto cosi al grande pubblico, per la prima volta in Italia, ma forse in Europa, che i ragazzi polacchi iscritti alle due Associazioni Scouts Ebraiche “HE-HALUTZ” e “HASHOMER HATZAIR”, non riconosciute dal Bureau Mondiale Scout ma pur sempre ispirate al metodo di B.P., ebbero una parte attiva e addirittura determinante nel movimento di rivolta contro l’invasore nazista, allo scopo di opporsi in qualche modo alla deportazione ed allo sterminio programmato, rivolta sfociata appunto nell’insurrezione del ghetto, a Varsavia.
Si traccia la figura eroica di un insegnante ebreo, inventore di un metodo pedagogico ispirato allo scautismo, che organizzò nel ghetto un orfanotrofio clandestino; scoperto dai tedeschi che deportarono tutti i bambini verso i campi di sterminio, per non abbandonarli, andò con loro verso la morte. Si chiamava Janusz Korkzak e, per la teoria nazista, era un “sotto-uomo”.
Pagine tragiche, corredate da fotografie talvolta impressionanti, e soprattutto documentate da una ricerca sottile e precisa che ha permesso, appunto, di “scoprire” quella che potremo definire una ”novità”, almeno per il grande pubblico.
Il capitolo “L’INSURREZIONE DEL GHETTO”, come gli altri che seguiranno, è rilegato in volume indipendente per necessità d’impaginazione, nel formato classico di 21 x 29,7cm. Edito a cura dell’Associazione “AMIS DES ROUTIERS”, associazione di Adulti Scouts per la diffusione dello scautismo, presieduta dallo Scout Master Domenico Ferraro e basata a Cuneo.
RICHIESTE D’ACQUISTO:
Le richieste vanno inoltrate a:
Domenico Ferraro - Viale degli Angeli n° 8 – 12100 Cuneo – (sito internet in preparazione), oppure a
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A tutti gli acquirenti del primo volume sarà data comunicazione dell’uscita dei successivi.
L’uscita del 2° capitolo, “L’INSURREZIONE DI VARSAVIA E LA POSTA SCOUT” è prevista nella primavera del 2006.

Scouts ebrei di HASHOMER
HATZAIR
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Postino clandestino perquisito
ed arrestato |

I ragazzi ebrei orfani morivano in strada per il freddo e la
denutrizione |
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