E che tutto restasse immutato in un
Caro Lino, vivo questi anniversari con la stessa tensione del giorno della Sua scomparsa. Silvia mi ha portato la documentazione e quella foto, quasi trasfigurata, mi ha affascinato. Poi il Suo scritto; pregno della generosità francescana, nella totalità del servizio, che sempre L’ha contraddistinta. Infine quel Cristo dalle braccia smisurate del foglietto della Messa! Non ho resistito. Questa notte ho sentito che entravamo nel ventesimo anno ed ho voluto fissarlo con questi versi. Te li spedisco, così come li ho buttati giù e ricopiati, perché tu ne abbia la testimonianza concreta. Forse da qui al prossimo 17 febbraio, farò delle correzioni, ma ho voluto lasciarti la traccia del mio travaglio interiore. Ti abbraccio con Checco e gli amici, Gigi P.S. Ti anticipiamo per posta elettronica quanto ti arriverà per posta normale. Si tratta delle prime stesure dello stesso testo, assieme al testo. Ciao, saluti, Silvia |