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"Questo è il
segno dell'alleanza, che io pongo tra me e voi"
Genesi 9,12
... mi sono messa a pensare intensamente al senso delle cose e della vita e ne ho sentito l'irrimediabile scorrere, scandito dalle partenze, dagli arrivi e dal nostro costante trasformarci, tanto che fuori dell'attimo in cui siamo non possiamo dire chi siamo.
A questo punto delle mie considerazioni ho avuto l'acuta percezione del vostro bambino in arrivo.
Pensavo a .........., che festeggiava il suo primo onomastico e ho sentito che anche l'altro ormai c'era, nascosto ma reale
come tutti noi, la differenza era solo nel tempo, ma anche lui
ormai era nella girandola del tempo e stava entrandoci a vele
spiegate, per percorrere la sua avventura umana così simile in
apparenza a quella di ognuno di noi e così esclusiva nel
profondo di ciascuno. Percorrere il suo cammino era come
ripercorrere il mio e improvvisamente ho riproposto a me stessa
le stesse domande del nostro arrivare, esistere e svanire, del nostro svolgersi nel tempo e perderci in ogni attimo che
viviamo
in ogni sentimento che esprimiamo, in ogni pensiero che
formuliamo.
Allora, per fortuna mia, come sempre, la coscienza sicura, profonda, tenace che il mistero del nostro destino è stato squarciato da una Rivelazione che ci salva da ogni dispersione, che di noi che ci trasformiamo non va disperso nulla, ma continua ad arricchire il nostro
Io che si costruisce per l'eternità in Dio che ci ama, mi è venuta in soccorso. Arrivare, esistere, partire non è una vana danza di ombre che non lascia traccia ma è un progetto sempre nuovo di Dio che dal Suo volere parte e a Lui ritorna più o meno realizzato e riempito delle nostre libere scelte.
Da una lettera di Anna Maria.
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