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Treviso, 17 febbraio 1987-2008 - Nel ventunesimo anniversario della morte di Anna Maria

a cura della Fondazione "Anna Maria Feder Piazza"

“Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa.”
2 Tm 1, 8b-10
 

“Ci sono nella nostra vita delle ore incantate,
perfette come opere d’arte,
al di fuori del tempo, delle circostanze
e quasi anche dello spazio:
sono ore assolute, come assoluta,
se pur materiata di realtà, è l’arte.
Tutte le altre ore servono a pagare queste ore
che sanno di miracolo
perché allora noi abbiamo la perfetta coscienza
che la vita è un miracolo.
È da uomini rendersi conto di questo
e trovare in noi stessi la dignità e la forza
di pagare in silenzio e in preghiera. “

“Ci sono degli esseri umani per i quali vivere
è qualcosa di più che incasellare se stessi
nelle solide, sagge,
provate spranghe delle convenienze.
Sono ribelli, ribelli e liberi,
ma la libertà è una cosa difficile.
Lo spirito di questi uomini
è irrequieto e selvaggio,
sente di poter andare oltre i confini,
verso le praterie inesplorate della vita.
Ma aprire nuove vie,
specialmente se sono vie dell’animo, è
un rischio: non si sa dove si arriva,
non si sa se sono
i campi della gioia o del tormento.
Bisogna rischiare se il tuo spirito ti dice: va’!
Perché nessuno può tradire se stesso.”

Da “Il vento e la roccia”
Anna Maria Feder Piazza un’educatrice “ribelle”
di Gian Domenico Mazzocato
Paoline Editoriale Libri

 

                 
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