
TORNA
ALL'INDICE
«Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi...»
Gv. 15,16
... se uno ti chiede un piacere, Qualcuno lo ha mandato; digli di sì, se puoi.
Io sono tutta in questo, forse sono tutta solo questo. Se mi guardo dentro e se mi guardo attorno mi ritrovo sempre e solo così. Non mi chiedo mai se e quanto serve e tanto meno a chi. Cerco di dire di sì e basta, il resto è affare di Qualcun altro.
lo ho le mie pazze idee che sono queste: c'è un Posto dove si deve arrivare e lì c'e pace e gioia. Tutto quello che pensiamo e facciamo resta creato per sempre, non si vede adesso ma è in quel posto. Qualcuno ogni giorno realizza il tuo gioco di vivere facendoti delle proposte, il tuo gioco di vivere tu non lo conosci, lo scoprirai intero l'attimo in cui arriverai in quel posto e saprai alla fine chi eri, quali sono le tue dimensioni e contemplerai i tuoi legami con tutta la gente che hai incontrato e avrai tempo, cuore, mente per tutti e per ognuno.
Non avrai che quello che avrai amato, ma quello lo avrai tutto e in misura piena e finalmente tutto avrà senso: quell'ansia che mi rode, quell'inesausto bisogno di possedere e di amare, quella perenne paura di perdere quelli che amo.
La vita ogni giorno mi si allarga davanti più ricca, più rischiosa, più impegnata, come una giostra che gira; per fermarmi posso lanciarmi nel vuoto e non essere più che un oggetto che non serve a nessuno, un rottame o accettare la corsa sulla giostra ma senza paura, è la giostra che porta e se ci sono salita vuol dire che era la proposta fondamentale. Chi me l'ha fatta sapeva che potevo montarci, proprio su quella. Se io smetto di credere a questo non so a che cosa credere e io non so vivere senza credere ma non posso credere solo un po', ho troppa paura per questo.
Noi dobbiamo arrivare in quel posto, allora tutto quello che adesso è pena e mistero sarà Verità e gioia e ognuno avrà di un altro tutto quello che è riuscito ad amare. Ecco, devo uscire e non posso continuare. Nel mio posto, per amare non occorre mai partire né staccarsi, per questo ci voglio andare.
Anna
Dall'appunto lasciato a Checco prima di partire per uno dei tanti impegni di servizio. 1969.
TORNA
ALL'INDICE
|