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29/12/2013 presentazione libro presso il circolo giovanile del "NOI" alla parrocchia di S.Ambrogio di Fiera (TV):

Prolusione del Prof. Francis Contessotto

L’incontro non era programmato ed è nato quasi per caso e con previsioni non rispettate.
Il nostro relatore e amico Francis Contessotto, che ha presentato il libro Preparati a servire alla libreria Lovat di Villorba, parlando con i responsabili del NOI di Sant’Ambrogio di Fiera della relazione che aveva tenuto sulla tragica esperienza di servizio degli scout al Vajont creò un vago interesse per l’argomento.
Francis ci disse, nel caso che l’interesse si rendesse concreto in una certa data, se eravamo disponibili con alcuni libri che rendessero testimonianza al servizio svolto dallo scautismo italiano.
Passarono circa due mesi e non se ne seppe più nulla, poi un risveglio.
Non erano più coinvolti adulti e ragazzi, ma solo questi.
Un po’ alla volta fu fissata la data, una data strana in mezzo alle feste natalizie e di fine anno, di domenica alle ore 19.
Secondo noi sarebbero venuti alcuni ragazzi che per educazione avrebbero ascoltato Francis dopo la proiezione del nostro filmato.
Poi è nato anche il desiderio di avere una testimonianza diretta di uno che avesse partecipato al servizio al Vajont.
Durante i preparativi per la proiezione del filmato cominciavano arrivare ragazzi e adulti e la sala a poco a poco si è riempita fino ad arrivare a un numero di 50/60 persone.
Il Presidente del NOI ha introdotto la serata e poi è iniziata subito la proiezione che ha il pregio di portare gli spettatori a comprendere la tecnica idraulica del Progetto “Grande Vajont”, le motivazioni geologiche dell’accadimento franoso e la poderosa potenza della massa d’acqua che si è abbattuta oltre la diga.
I presenti ora avevano chiari gli avvenimenti luttuosi che la costruzione del bacino idrico, nei modi poco prudenti e responsabili, avevano causato alle popolazioni dei paesi circostanti.
E’ seguita la testimonianza personale di Gianni con alcuni cenni generali sull’intervento scout, dopo di ché Francis ha ripercorso la relazione svolta alla libreria Lovat, presentando come terzo non coinvolto nella realizzazione, il libro con le caratteristiche e i contenuti. In particolare ha sottolineato i seguenti punti:

- è giusto fare memoria di questo avvenimento che ha segnato la storia  del nostro paese come la bomba di Hiroshima e Nagashaki ha segnato la storia dell'umanità

- in questi avvenimenti emergono i difetti dell'intera umanità, come l'alterigia dell'uomo che crede di poter dominare la natura, la sua cupidigia che lo porta a non rispettare l'equilibrio della natura, la malvagità che porta alcuni addirittura ad approfittare delle situazioni più drammatiche per arricchirsi con azioni di sciacallaggio

- questi avvenimenti però mettono in luce anche aspetti positivi dell'animo umano come la solidarietà verso le vittime dei disastri, in particolare nel libro vi sono testimonianze di disponibilità totale al servizio da parte di associazioni di volontariato e di istituzioni

- totale disponibilità al servizio infatti hanno dimostrato i rovers partiti da Treviso e da tante altre parti d'Italia, che sono immediatamente partiti per le zone disastrate e si sono messi a disposizione per qualsiasi servizio potesse essere loro chiesto

- un servizio completo reso sia ai morti, con la ricerca dei cadaveri e la loro ricomposizione nelle bare, che ai vivi, con la sorveglianza presso il cimitero di Fortogna e l'accompagnamento dei parenti per il riconoscimento delle salme oltre all'assistenza, prestata nei mesi successivi, presso le colonie di Claut e Cimolais dove erano stati inviati e assistiti i superstiti

- un servizio fatto nel totale anonimato, senza smanie di protagonismo, tanto che molti hanno avuto ritegno nel raccontare al loro ritorno il lavoro fatto

- un servizio, che dal punto di vista educativo, testimonia come lo scautismo prepari fin dalla giovane età, con la BA dei lupetti,  la buona azione giornaliera degli esploratori e il servizio al prossimo dei rover a mantenere concretamente nella realtà un punto fondamentale della promessa scout; "aiutare il prossimo in ogni circostanza"

- come ultima annotazione è stato sottolineato come il titolo del libro possa essere letto come "Preparàti a servire" ma anche "Prepàrati a servire" che è un invito rivolto a tutti i giovani di buona volontà.

 

Sono sorte alcune domande dal pubblico sul concetto di servizio e su cosa ci ha lasciato l’esperienza di quello svolto al Vajont e alle colonie di Cimolais e Claut.
Abbiamo costatato un sincero interesse tra i presenti e abbiamo scoperto che nella parrocchia ci sono gli scout che rincontreremo nella prossima primavera per sviluppare il tema del servizio.
L’incontro è terminato con un saluto del parroco don Angelo e, a seguire, un momento di fraternità tra tutti i partecipanti.
 

Paolo