Molti dei canti della
tradizione scout sono legati al periodo delle Aquile Randagie
perchè sono scaturiti dal loro indomito spirito di libertà e fedeltà
allo scoutismo di
BP.
Parecchi di questi canti, che venivano cantati durante le
attività di allora, sono
opera di Baden e di Vittorio Ghetti. |
SUL CAPPELLO UN BEL FIOR
Rit. Sul
cappello un bel fior sulle labbra una canzon un cuor gioioso e sincero questo solo ci vuol
per un bravo esplorator per girare il mondo intero.
Voi che passare
ci vedete sotto la pioggia o del sole al raggio certamente penserete che ci vuole un bel coraggio per andar sempre così pur se ripida è la via, Voi V.P. non ci capite perchè certo non avete...
Rit.
Oh potessimo nei
boschi ogni nostro dì passare lieti poi sotto le tende alla sera riposare.
Dalle vette
delle Alpi alle sponde del gran mare con il nostro lieto canto noi diremo a tutto il mondo.
Rit.

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COL CAPPELLONE
Col cappellone e un giglio d'or sempre restiamo esplorator se l'ASCI è sciolta non morirem con voce franca cantiamo insiem
Rit. L'esplorator tenace resterà e la Promessa sua non tradirà ma forte ognor - fedele ancor
all'ideale che non muor. L'ASCI un giorno il cuore ci rapì e tanta gioia ci portò così che se un bel dì l'ASCI risorgerà tutti compatti ci troverà
Quando quell'ora
udrem suonar e l'ASCI ancora potrà marciar gigliate fiamme , vecchi guidon sventoleranno fra le canzon
Rit. |
Ah, io vorrei tornare
Ah, io vorrei
tornare anche solo per un dì Lassù nella valle alpina. Lassù tra gli alti abeti ed i rododendri in fior Distendermi a terra e sognar.
Rit. Portami tu
lassù, o Signor Dove meglio ti veda… Oh portami tra il verde dei tuoi pascoli, lassù Per non farmi scender mai più (2 vv)
Là, sotto il pino antico noi lasciammo nel partir La croce del nostro altare Ma sotto il pino antico con la croce là restò Un poco del nostro cuor.
E quando quest'inverno qui la neve scenderà Bianca sarà la valle Ma sotto il pino antico un bel giglio fiorirà Il giglio dell'esplorator.
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SUL COLLE SCORRE IL RUSCELLO
Rit. Sul colle
scorre il ruscello ancor, nel bosco canta il cucù, è sorto il sole, esplorator,
non indugiare più, non indugiar. È sorto il sole esplorator,
non indugiare più!
Ritorna al tuo
lavoro, che grande gioia ti dà diffondi attorno a te così letizia e gran bontà.
Nel cielo a
notte ritorneran, le stelle splendenti ancor: saranno tutte le tue B.A. nel cielo del Signor!
La buona azione
non tralasciar sii sempre pronto a servir; ricorda sempre: nel tuo lavor lealtà devi seguir.
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Essa è là
dischiusa per te come un'amica e a primavera quand'è tutta fiorita essa è là dritta innanzi a te d'una fuga infinita.
Rit. Fratello
o-là o-là tu che cerchi, tu che aspetti porgi l'orecchio alla canzon il richiamo vien dalla strada.
È la strada dei
Cavalier strada pugnace, essa è dei Santi il sentier verso la pace,
e quell'orma che ancora puoi veder
è lor traccia verace.
Se tu cerchi una
meta più in su per il tuo cuore, se tu vuoi le forti virtù, il vero amore: vieni a me, non seguir più il sentiero di chi muore.
Tu ritempri
nell'aspro cammin la giovinezza, Tu ti curvi su ogni meschin con gentilezza, porta in su fino al cielo turchin la tua bella purezza.
Quando a notte
il silenzio verrà sul tuo sognare, e all'intorno la pace sarà tra il cielo e il mare, il tuo cuore allora sentirà
il Signore passare.
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La luna delle vette
La luna che
risplende inonda di luce le vette che scintillano lassù.
La nenia che
cantiamo sull'ali del sogno lontano porta i cuori e fa sognar.
Sognar
lontani dì l'antica libertà del tempo che già fu del tempo che sarà...
Lontano ci
risponde lo scroscio del fiume che scorre tra le rocce con fragor; sotto un manto di stelle la fiamma s'innalza guizzando verso il cielo fin che muor.
Ma mai non
può morir, non morirà mai più la fiamma che ravviva la nostra gioventù...
... non
morirà mai più. |
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Madonna
degli
Scouts
Madonna degli
scouts, ascolta! T'invochiam: concedi un forte cuore a noi, che ora partiam. La strada è tanto lunga, il freddo già ci assal: respingi tu, Regina, lo spirito del mal.
E il ritmo
dei passi ci accompagnerà: là, verso gli orizzonti lontani si va.
E lungo
quella strada non ci lasciare tu: nel volto di chi soffre saprem trovar Gesù. Allor ci fermeremo le piaghe a medicar e il pianto di chi è solo sapremo consolar.
E il ritmo
dei passi ci accompagnerà...
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