Vita e attività di
San L. Murialdo e Don Turazza

Don Turazza
 

Don Quirico Turazza fondatore dell’omonimo collegio è nato a Malcesine il 24 Dicembre 1818 da Giacinto Turazza e Paesani Angela; famiglia nota, stimata ed onorata. Dalle note caratteristiche della sua fanciullezza e giovinezza emerge subito una sua straordinaria tendenza all’interessamento verso le persone più bisognose. A tredici anni il giovane Turazza si sente chiamato al sacerdozio, quindi entra in seminario a Verona vestendo l’abito clericale il 1 luglio 1839. È nel dicembre del 1844 che riceve gli ordini maggiori e il 5 luglio del 1845 viene ordinato sacerdote a Trento. Inizialmente si dedica alla predicazione in diocesi tenendo anche le quaresimali in Friuli nel 1848, ed a 5. Maria Maggiore in Treviso nel 1849. Nel 1849 sostiene gli esami per l’abilitazione all’insegnamento privato nelle materie letterarie. Ottiene subito dall’imperiale Regia Università di Padova la direzione dello studio filosofico, successivamente riceve anche l’abilitazione all’insegnamento della religione, della filosofia e della filologia. Per la sua preparazione e per le sue attitudini viene ricercato ovunque come maestro. Pienamente cosciente della sua vocazione di sacerdote e di educatore egli rinuncia subito a tutti i vantaggi di una vita agiata e seguendo una nobile famiglia dove era maestro ed istitutore approda a Treviso nel 1854. Nello stesso anno dopo regolare concorso viene nominato Vicario del

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magnifico tempio di S.Nicolò. Diviene insegnante, direttore delle opere della Santa Infanzia, membro del Tribunale Ecclesiastico e socio effettivo del Patrio Ateneo. La sua popolarità si espande subito in tutta Treviso, il tempio di S.Nicolo diviene quindi un punto di riferimento per tutte quelle persone bisognose di conforto spirituale e materiale. Il 1857 è l’anno di un grande e decisivo passo per l’Abate Turazza, lo spettacolo che offriva tanta gioventù abbandonata, bisognosa di aiuti materiali e spirituali, commuove il suo cuore che da tempo sognava di realizzare un’opera che, ispirata al Vangelo, andasse incontro alle necessità dei tempi. Disse il Turazza: “Era il gennaio del 1857, quando mi imbattei per via in due giovani tapini, senza pane, senza tetto, coperti di laceri vestiti, privi di istruzione e di qualsiasi appoggio morale e materiale. Il loro volto reso più miserando per la cruda stagione, vivamente mi commosse, diedi loro momentaneo soccorso e lasciandoli mi sentivo vieppiù stringere il cuore di compassione, una lacrima bagnò le mie guance. Quella lacrima fu accolta da Dio che in premio mi diede la missione di compiere questa santa ed amara opera di carità. Ricoverai quei due meschini in amico tetto, e come miei figli, impartii loro pane ed istruzione”. Quei due orfani furono il seme di senape che produsse il grandioso albero di questo istituto. Le tenere creature che iniziarono l’opera educativa del Turazza erano fratelli delle famiglie dei conti di Cesano. Nessuna meraviglia: l’Abate Turazza apre il cuore ed il suo istituto ad ogni ceto sociale. Quindi accanto ai conti Cesano, ci saranno quattro giovinetti dei conti Rinaldi, i nobili Faotto, Facchini, Casal, Moro. La carità di Cristo non fa nessuna distinzione di fronte al bisogno: Sinite parvulus venire ad me!. Umili gli inizi in Via S.Nicolò di fronte alla chiesa di S.Teonisto. Nel secondo anno di vita egli ha già sedici allievi. La cittadinanza, le autorità cominciano a conoscere la nuova istituzione. Saggio e esperto educatore il Turazza vuol dar alla sua istituzione un’impronta precisa e sicura. Cercherà di indirizzare al lavoro tanta gioventù preparandola spiritualmente ed intellettualmente. L’Abate Turazza vuole che l’istituto sorga su basi solide.  Riconosciuta la necessità di una istruzione

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