I  G I O R N A L I
H A N N O 
S C R I T T O . . .
da « L'AVVENIRE D'ITALIA » (3)
Un gruppo di ragazzi trevigiani, giovani studenti ed operai, hanno portato in questi giorni di dolore per l'immane sciagura che ha colpito con tanta violenza la Valle del Piave, la loro generosissima opera di soccorso e di aiuto. 
Sono i « rovers » appartenenti all'Associazione scoutistica cattolica italiana dei clan di Treviso 1° e di Treviso 2°, che si sono recati nella zona dei disastro guidati dall'assistente ecclesiastico don Angelo Martini seniores, dall'ing.
Giorgio Pizzinato, dal sig. Gino Piazza e dal dott. Paolo Demattč. 
In tutto, ben 33 giovani che si sono recati sui luoghi devastati dalla furia delle acque fin da venerdģ scorso, giorno successivo alla sciagura.
Appena giunti sul posto, tra la indescrivibile confusione del momento, gli scouts trevigiani si sono mescolati alle migliaia di vigili dei fuoco ed hanno iniziato il loro lavoro; la zona loro assegnata č stata quella tra Cądola e Ponte nelle Alpi,
cioč il posto dove venivano concentrate le salme recuperate. Muniti di attrezzatura personale, essi si sono prodigati con incredibile slancio alla pulitura e ricomposizione dei cadaveri che giungevano di continuo dalla zona devastata.Basterebbe solo questo per dimostrare il coraggio degli scouts trevigiani che si sono susseguiti a scaglioni nella loro opera di umana pietą. Sempre nel tratto tra Cądola e Ponte nelle Alpi hanno prestato
servizio un gruppo di rovers di Conegliano e di Vittorio Veneto, dipendenti dal commissariato provinciale di Treviso ed altri di Bassano e di Mestre. Si calcola che in tutto fossero una ottantina. Il lavoro degli scouts č stato di tale entitą che persino il comandante dei vigili dei fuoco che operano nella zona ha espresso non solo parole di vivo elogio ma di meraviglia non immaginando e tanto meno aspettando tanta disinteressata abnegazione.