anno di soppressione fascista
Andrea
Ghetti, alias Baden, alla discussione della tesi di laurea in filosofia si
rifiuta di indossare l’obbligatoria “camicia nera”, subito dopo comunica
agli amici e parenti la sua decisione di entrare in seminario.
Al Campo Nazionale Belga partecipano le Aquile Randagie ed il 3 settembre uno scout belga porta la bandiera dei combattenti italiani ai funerali della regina Astrid.
Le Aquile Randagie denunciano il carattere di conquista e nazionalista della guerra di Etiopia.
Campo estivo delle Aquile Randagie a Limbiate (MI).
L’Etiopia si rivolge
alla Società delle Nazioni, con l’intento di preservare la pace, per i
continui incidenti in Ogaden con l’esercito italiano. Il governo inglese
manifesta la sua preoccupazione per il continuo ammassamento di truppe
dell’Italia in Africa orientale. Con un’operazione di polizia a Torino viene
smantellata l’organizzazione Giustizia e Libertà guidata da Carlo Rosselli.
La Società delle Nazioni condanna l’Etiopia per non aver abolito la schiavitù.
E’ istituito il “sabato fascista”, mezza giornata di riposo da dedicare
all’addestramento militare, politico e sportivo. Si sposta la flotta inglese
nel Mediterraneo, l’Italia replica ammassando truppe in Libia ed Egitto. Il 3
ottobre le truppe italiane in Eritrea iniziano l’invasione dell’Etiopia.
Cinquantuno Stati su cinquantaquattro della Società delle Nazioni condannano
l’Italia come paese aggressore e decidono di ricorrere a sanzioni economiche.