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anno di soppressione fascista

Essere un’aquila randagia significava possedere coraggio ad affrontare sempre nuovi rischi per se stessi e per gli altri, significava, oltretutto, manifestare la propria profonda adesione allo scautismo, alla promessa e alla legge. Tutto questo trovava concretezza e realtà nella persona di Uccellini, assalito da squadristi fascisti per dargli una pesante lezione, fu trovato in gravi condizioni vicino Presso. Ebbe la frattura di tre costole e della clavicola ed una forte commozione cerebrale; da tutto questo restò menomato nell’udito. Continuò, comunque, la sua battaglia contro l’ottenebramento dei valori di libertà e a testimoniare la sua coerenza morale della sua scelta antifascista. I giovani delle Aquile Randagie non aderirono mai al fascismo, anche se questo costò rinunce e preclusioni alla carriera. Tra le Aquile Randagie, ad ulteriore dimostrazione del loro coraggio, trovarono accoglienza e protezione tanti ragazzi ebrei.

Campo estivo delle Aquile Randagie in Val Codera (SO).

Calano vistosamente (20%) i consumi energetici italiani e con questi tutta l'economia. Il contingente italiano in Russia, ARMIR, viene ampliato. La razione di pane è ridotta a 150 grammi. Hitler e Mussolini decidono una grande offensiva in Nord Africa; a Tobruk si arrendono gli inglesi. Offensiva anche in Russia, Stalingrado è raggiunta dai tedeschi in settembre. Ad El Alamein si arresta l'offensiva delle forze dell'Asse. De Gasperi e Piero Malvestiti, a Borgo Valsugana, pongono le basi per la costituzione di un partito cattolico democratico ed antifascista; a Milano, in un convegno clandestino nell'abitazione dell'industriale Enrico Falck, viene fondata la Democrazia Cristiana. Inizia la battaglia di El Alamein che da il via alla controffensiva britannica sul fronte nord africano. I tedeschi sono accerchiati a Stalingrado, gli italiani, schierati sul fiume Don, sono fatti oggetto di forti attacchi. Pio XII continua i suoi peroramenti, nel discorso di natale, a favore della libertà e dei diritti della persona.

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