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...aspettando le stelle!
SERATA CON IL GRUPPO ASTROFILI DI PONTE DI PIAVE

A seguire ci siamo spostati sul prato oltre la strada per unirci agli Astrofili di Ponte di Piave che ci hanno accompato nella parte serale di osservazione del cielo.

La serata è cominciata con una presentazione video in cui sono state illustrate le tipologie di oggetti celesti (nebulose, stelle, pianeti, galassie, ecc) ed è proseguita con una interessante visione dal vivo di tali oggetti con i telescopi che gli astrofili hanno condiviso con i presenti. Si è potuto vedere Marte, alcune galassie e un ammasso di due galassie tangenti.
Di seguito una sintesi trascritta dall'audio di quanto illustrato dagli astrofili quella sera:

Iniziamo da qualche dato: la velocità della luce è di 300.000 km al secondo; la luce che proviene dal sole raggiunge la Terra in 8 minuti; la luce del sole perciò ci arriva con 8 minuti di ritardo, vediamo il sole com’era 8 minuti prima. Man mano che consideriamo corpi celesti sempre più distanti dalla terra, andiamo sempre più indietro nel tempo.
La luce che ci invia Proxima Centauri, stella che dista 4,23 anni luce ed è la stella a noi più vicina, è partita 4,23 anni fa.


Una cosa bellissima da considerare quando si fa questa esperienza è che ognuno può pensare che quella minuscola particella di luce, quel fotone che colpisce la retina del proprio occhio proveniente da così lontano, è solo per lui, e pensare di essere l’unico destinatario di questa particella, pensare che in un certo senso sia stata creata in maniera speciale per me, sicuramente mi fa sentire un po’ speciale….
La luce, facendo un altro paragone, in un secondo compie sette giri e mezzo della Terra; la luce che ci arriva da Sirio, la stella più luminosa d’inverno, è partita 8 anni fa.
Se Sirio fosse scoppiata due o tre anni fa, noi adesso non potremmo saperlo, perché vediamo ancora la luce che ha emesso otto anni fa.
Più lontano guardiamo nell’universo, più indietro nel tempo guardiamo.


Dopo questo inquadramento spazio-temporale, vediamo come ci orientiamo nel cielo, cioè parliamo delle costellazioni.
Dobbiamo subito dire che le costellazioni sono delle invenzioni, cioè non esistono in cielo, o meglio sono formate da stelle lontanissime tra loro, che sono completamente scorrelate tra loro, non hanno nessun rapporto, ma sono solo unite da una prospettiva che è legata al nostro punto di vista.
Ci servono però per orientarci, se noi dobbiamo guardare la nebulosa di Orione, individuiamo prima la costellazione, poi andiamo sulla spada che pende dalla cintura, e la stella delle tre che è in mezzo, è la nebulosa di Orione.
Questo vuol dire anche che se noi guardassimo il cielo da un’ altra parte dell’universo, non potremmo vedere le costellazioni come le vediamo da qui, perché le stelle assumerebbero tra di loro dei rapporti diversi.


Costellazione di Orione

Costellazioni autunnali

Costellazioni che tutti conoscono sono quelle dei segni zodiacali, quelle dell’oroscopo.
Cosa hanno di speciale queste costellazioni? In epoca storica ci si è accorti che il sole e alcune stelle erranti che abbiamo poi capito essere pianeti, stavano tutti sullo stesso piano e si muovevano all’interno di alcune particolari costellazioni, appunto quelle dello zodiaco.
L’oroscopo sappiamo che non ha alcun valore, anche perché ci sono delle costellazioni che sono corte, altre che sono più lunghe, per cui non coprirebbero il periodo esatto di un mese.
Altre costellazioni importanti sono le circumpolari, perché girano attorno alla Stella Polare, si vedono tutto l’anno.
Queste sono il Grande Carro, che è una porzione dell’Orsa Maggiore, e Cassiopea. Inoltre c’è l’alfa dell’Orsa Minore, che è la Stella Polare, una stella molto vicina al Nord; dell’Orsa Minore si vedono solo altre due stelle, per vedere la costellazione completa bisogna andare in luoghi con meno inquinamento luminoso dei nostri, ad esempio in montagna.
Un indice di quanto sia inquinato un cielo è dato dal numero di stelle che possiamo vedere.

Finora abbiamo parlato di stelle, ma che cos’è una stella?
Dobbiamo inevitabilmente introdurre dei concetti di fisica, anche per spiegare tutti gli oggetti di cui parleremo dopo.
Vediamo intanto una foto della cromosfera del nostro Sole, che è il suo strato più superficiale, trasparente a tutto eccetto a un rosso specifico che con un particolare telescopio riusciamo a riprendere, e quindi vediamo questi sbuffi, queste volute e queste macchie.

Vediamo allora la formazione di una stella.




Cromosfera del Sole


Immagini della serata

Nell’universo c’è un gas, l’idrogeno, che è molto semplice essendo formato da un solo protone e da un elettrone che gli orbita attorno; ha una piccolissima massa, ed è attratto da altri atomi di idrogeno vicini; ad un certo punto questa nuvola di idrogeno si concentra talmente tanto da raggiungere 0,08 volte la massa del nostro Sole; a questo punto la pressione è talmente tanta che comincia il fenomeno della fusione nucleare; in pratica due atomi di idrogeno si fondono insieme e danno origine ad un atomo di elio. Questa azione fa produrre molta energia e questa energia fa espandere la stella. Quindi la stella è compressa dalla forza di gravità data dall’attrazione dei suoi atomi, ed espansa dal calore prodotto durante la fusione nucleare; ad un certo punto raggiunge un equilibrio, quello ad esempio raggiunto dal nostro Sole, che dura da miliardi di anni.
Ci sarà un momento in cui tutto l’idrogeno sarà bruciato, a quel punto inizierà a bruciare elio, e così via con elementi sempre più pesanti; si arriverà al carbonio, e da quel punto in poi non riuscirà più a fondere ulteriormente. A quel punto la forza di gravità comprimerà talmente tanto il nostro Sole da renderlo una piccola nana bianca, una stella molto densa.

Questo il processo in una stella relativamente piccola, come il nostro Sole; se considerassimo una stella più grande, la fusione degli atomi arriverebbe fino a formare l’elemento ferro; oltre al ferro non riuscirebbe più a fondere e a quel punto l’atomo verrebbe disgregato, dando origine a una stella di neutroni, formando una supernova; se la stella è più grande ancora, si forma un buco nero.



Immagini della serata


Immagini della serata

Il Sole attualmente ha una densità di 1,4 grammi al cm cubo, un po’ più dell’acqua; all’interno del nucleo la materia è più compressa e ci sono 150 grammi per cm cubo (il ferro è 7 grammi/cm cubo). Al momento della trasformazione in nana bianca 1 cm cubo di stella pesa come un’automobile, quando diventa stella di neutroni pesa un miliardo di tonnellate al cm cubo. Quando diventa buco nero invece non possiamo ancora sapere il peso, perché il buco nero è talmente denso che neanche la luce riesce ad uscire, per cui non riusciamo ad avere abbastanza informazioni per calcolarne il peso.

Noi siamo fatti di atomi, che sono in realtà polvere di stelle di neutroni; noi siamo figli di una kilonova.
Inizia ora la parte più semplice della serata, con l’illustrazione di varie foto fatte prevalentemente da noi coi nostri telescopi, che vi faranno fare una piccola esplorazione del cosmo.

La prima stella che vi propongo è della costellazione del Cigno, praticamente l’occhio del Cigno (Albireo); è una stella particolare perché in realtà sono due stelle, una che passa vicino all’altra, e sono di due colori diversi, perché sono di temperature diverse, una è arancione e l’altra blu, la prima è sui 4/5000 gradi, l’ altra è verso i 10.000 gradi.



Stella doppia Albireo


Via Lattea

Questa è la nostra galassia, la Via Lattea.

Ci sono zone più o meno scure; le zone scure presentano più polvere, non riusciamo a vedere oltre, ma non è che siano zone con meno stelle, solo che non possiamo vederle.

Come si realizzano foto delle stelle? Si possono realizzare anche amatorialmente, usando una macchina fotografica reflex, però corredata da un piccolo asse inseguitore, che vada a compensare la rotazione della Terra.

La posizione della Terra all’interno della Via Lattea varia durante l’anno; mentre d’estate la Terra è rivolta verso il centro della Via Lattea, d’inverno il cielo è più sgombro di oggetti, e possiamo vedere galassie più lontane, perché abbiamo una visuale più libera.


Adesso vedremo alcuni corpi celesti iniziando da quelli più lontani.

Le foto che vi mostreremo sono state realizzate con ore ed ore di esposizione, anche in notti successive; le immagini ogni volta raccolte vengono poi “sommate” da un software.
 

Questa galassia, disposta verso nord, la M81 detta galassia di Bode, si vede tutto l’anno vicina all'Orsa maggiore, come tutte le galassie verso nord



Galassia di Bode


Galassia Caramella

Sempre nell’Orsa maggiore c’è la galassia Caramella, così chiamata per la forma.

Nella nostra galassia ci sono da 100 a 400 miliardi di stelle, si sono visti miliardi di galassie, l’universo ha un’estensione di 92 miliardi di anni luce.

Dal momento del Big Bang, 13,4 miliardi di anni fa, sappiamo che il nostro universo continua ad espandersi, ma la cosa al momento inspiegabile è che l’espansione è accelerata, cioè la velocità da 13 miliardi di anni a questa parte è in continua accelerazione.



Per fare un esempio, se lancio un sasso, questo dopo un po’ rallenta e infine si ferma, trattenuto dall’attrito dell’aria e dalla gravitazione terrestre; se non avesse attrito e non ci fosse la gravità, il sasso continuerebbe la sua corsa a velocità costante, senza fermarsi o accelerare; l’universo invece si espande a velocità accelerata, ma per farlo gli deve essere applicata una energia, che noi non conosciamo, ma che esiste, e viene chiamata energia oscura. Sappiamo che questa energia è veramente tanta, costituisce il 70% di tutto l’universo; il resto è dato da un 25% di materia oscura, il restante 5% sono gli atomi che conosciamo.
In definitiva conosciamo il 5% della materia dell’universo, il resto non sappiamo cosa sia.

Ci avviciniamo e andiamo a vedere degli oggetti che sono all’interno della Via Lattea.
Vediamo che ci sono delle zone piene di idrogeno, che risultano di colore rosso; queste sono delle nursery stellari, dove stanno nascendo delle nuove stelle, con il sistema di fusione nucleare spiegato prima.

Altra foto: la nebulosa Aquila, famosa principalmente per la parte centrale.La nebulosa più bella, invernale, è quella di Orione, che si trova al centro della spada di Orione; cercate la cintura di Orione, quasi perpendicolarmente alla cintura c’è la spada, e nella parte centrale della spada, tra due stelle molto ben visibili, si vede una massa meno nitida, come offuscata, piena di idrogeno, dove di stelle ce ne sono tantissime, ed è una nursery stellare, che si vede facilmente con un binocolo.



Nebulosa Aquila

Sempre in Orione, più vicino alla cintura, c’è la Testa di Cavallo, e più sotto la Fiamma

  
Nebulosa Testa di cavallo                       Nebulosa Fiamma



Ammasso delle Pleiadi

Le stelle che nascono da una nursery, formano gruppi di stelle molto vicini, perché sono nati dalla stessa nebulosa; sono chiamati ammassi, e l’ammasso più famoso è quello delle Pleiadi, che si può vedere a occhio nudo, e viene confuso a volte con il Piccolo Carro, che però è, come sappiamo, a nord.

Per gli appassionati di auto, diciamo che questo ammasso dà il nome alla Subaru, che in giapponese significa appunto Pleiadi.


Ci sono poi anche gli ammassi chiusi, sono delle piccole galassie che sono state “depredate” dalla nostra Via Lattea, sono molto antiche e raggruppate tra di loro.

Quando la stella finisce il suo ciclo di vita, come in questo caso, esplode e crea una nebulosa, che in questo caso si chiama nebulosa manubrio, più piccola, perché nasce da una sola stella, e da cui non nasce niente, ma i gas prodotti serviranno magari per la formazione di nuovi pianeti.





Nebulosa Manubrio


Nebulosa Granchio

Un’altra foto illustra la nebulosa particolare (Granchio), che non è esattamente come le altre; questa è un resto di supernova, che è esplosa nel medioevo, nel 1054 d.C.; in cielo è comparsa una stella luminosa come la nostra Luna, (impossibile non vederla),notata da molte popolazioni ) sia in Cina che in Nord America; in Europa manca completamente la documentazione inerente a questo fatto straordinario perché è stato visto come presagio negativo legato alla venuta dell’Anticristo, o alla fine del mondo; in pratica si è preferito non notarlo.

L’ultima foto è di Marte, un pianeta abbastanza vicino, è sulle cronache quotidiane perché c’è chi vuole andarci.
Noi siamo andati sulla Luna, che è a 1,3 secondi luce dalla Terra; Marte è a 15 minuti luce dal Sole, perciò circa 23 minuti luce dalla Terra. Inoltre Marte gira attorno al Sole, non alla Terra, perciò quando anche lo si potesse raggiungere, poi bisognerebbe aspettare che si riavvicinasse alla Terra nel suo giro attorno al Sole, perciò aspettare circa un anno e mezzo, per cui sono missioni che non si concludono in venti-trenta giorni, ma impiegano due-tre anni. Le condizioni poi sul pianeta non sono facili: non c’è praticamente atmosfera, ci sono 7 millibar, la temperatura è quella dell’Antartide, circa -60°C.




Marte


Immagini della serata

A seguire vi è stata la visione di alcuni corpi celesti con i telescopi messi a disposizione.


App da scaricare per orientarci in cielo: Stellarium, Sky Safari, oppure quella di Google che si chiama Sky Map.

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