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CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE SCOUT "DON UGO DE LUCCHI"

 

GRUPPI E CEPPI SCOUTS CATTOLICI – TREVISO

 

Storia di un’esperienza d’autonomia totale

 

 
 

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1976

Termina un periodo, continua lo scautismo.

 

Come finisce la storia dei Gruppi e Ceppi Scouts Cattolici – Treviso?

In qualche modo è già stata tratteggiata da Checco nelle prospettive future, più sopra riportate, che la Nuova Associazione offre, infatti, anche il Ceppo ha aderito agli SdE ed è divenuto l’asse portante dello scautismo femminile dell’Associazione appena nata come, d’altronde, anche la parte maschile si è presa le sue responsabilità di impegno e di servizio a favore dell’Associazione nazionale.

Il silenzio chiesto da Anna ha prodotto i suoi effetti benefici, il sacrificio di cinque Capo, Anna compresa, ha travolto molte persone, ma il rispetto dei ragazzi da educare e la dignità morale dello scautismo trevigiano da salvare hanno potuto, amaramente, far superare questa gravissima situazione.

Anna è stata elemento di unione e non ha mai puntato a dividere il Ceppo!

Era, infatti, al corrente delle dimissioni, che, per le Capo, volevano significare protesta a salvaguardia della piena e personale libertà educativa ed intendevano che tale autonomia fosse riservata a loro nel pieno rispetto del metodo.

Anna avrebbe potuto consigliare di resistere o creare una fazione contrapposta che mirasse allo sdoppiamento del Ceppo, ma le interessate, da me interpellate, mi hanno assicurato che una ipotesi simile non si è nemmeno mai adombrata.

Il rischio di divisione, invece, è stato deliberatamente corso dalla direzione di Ceppo!? oppure sapevano e speravano nella capacità di Anna di scarificare se stessa?

L’umiltà e l’accettazione di Anna, e non solo sue, sono state un grande insegnamento, infatti, per chi l’ha saputo  e lo sa cogliere, non può essere accaduto invano”.

                                                                                                                             Gianni Tosello

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