Centro Studi e Documentazione Scout "Don Ugo De Lucchi"

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Jacopo CENEDA

 

Il 4 gennaio 2009, durante la marcia di rientro dal Campo Invernale, Jacopo Ceneda, rover del Clan Chilkoot del Gruppo Villorba 1�, scivola sulla traccia di sentiero ghiacciato, e precipita, sotto gli occhi atterriti dei suoi fratelli rover. Con la morte di Jacopo muore un piccolo pezzo di tutti noi, che siamo scout, che siamo stati scout e che saremo sempre scout. Noi, che come lui abbiamo marciato, abbiamo attraversato vallate, salite, cengie erbose, sentieri innevati, restiamo ammutoliti di fronte a quello che � capitato a lui, e che pu� capitare a ciascuno di noi. E preghiamo in silenzio.


Da un compito in classe di Jacopo

�La causa di tutto ci� (= del sistema scolastico malato) � proprio il cambiamento delle menti degli adolescenti, i quali preferiscono pensare a vivere la vita piuttosto che pensare al futuro, cercando l�affermazione della propria identit� e l�approvazione dei propri coetanei�  Abbiamo bisogno invece di un buon programma educativo per gli studenti, facendo capire a loro il senso del futuro ed il piacere del merito scolastico�  Cancelliamo in questo modo la visione pessimistica della scuola italiana che ognuno di noi ha, ridisegnando quindi il profilo del mondo giovanile soprattutto dal punto di vista educativo; sar� allora che la scuola guarir� dalla sua febbre che sta contagiando lentamente l�intero sistema sociale��

Questo era Jacopo: cos� giovane eppure cos� saggio e capace di equilibrio.


Jacopo frequentava il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Treviso, 3^B

Questo � il ricordo dei suoi compagni di classe

Io ed altri diciannove ragazzi qui presenti siamo stati insieme a Jacopo i ragazzi della III B. Fino a un po� di giorni fa tutto procedeva normalmente; la classe si lamentava, come al suo solito, dei voti e di altre vacuit�. Ma Jacopo, diversamente da tutti quanti, come un grande saggio, non si preoccupava mai di nulla; il suo modo apparentemente ingenuo, ma estremamente astuto di rispondere ai professori era memorabile. E aveva sempre quel suo sorriso disarmante che era in grado di ammutolire ogni rancore. E noi quel sorriso non lo dimenticheremo mai. Ormai ci � impossibile colmare quel vuoto che c�� in noi poich� Jacopo ha letteralmente scavato nel profondo della nostra anima e le sue vestigia rimarranno nel nostro cuore come le parole scritte con il pi� forte degli inchiostri in un foglio di carta. Scrive Proust: �La nostra memoria e il nostro cuore non sono abbastanza grandi da poter essere fedeli. Non abbiamo abbastanza spazio, nel nostro pensiero attuale, per custodirvi i morti accanto ai vivi�. Noi, ragazzi della III B, lo troveremo quello spazio per ricordare quel ragazzo che mai abbiamo visto triste o abbiamo visto litigare con qualcuno, sempre sereno e allegro, sempre disponibile a dare una mano e che sempre vivr�. Siamo sicuri anche che quello spazio nel nostro cuore e nella nostra memoria rimarr� intatto per sempre e non verr� travolto dalle azioni che compiremo o subiremo nel resto della nostra vita. A chi l�ha conosciuto chiediamo umilmente di ricordare come Jacopo ha vissuto la sua vita, non com�� finita, e a chi non l�ha mai conosciuto di persona chiediamo di rammentare questo giorno come un giorno che sarebbe dovuto essere normale e che faremo di tutto per rendere tale continuando a far vivere Jacopo in noi.
 


Il sito di Jacopo: http://www.ceneda.net/

Stampa Locale (La Tribuna di Treviso)

 


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