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Gino Piazza,

nella notte appena trascorsa, è ' tornato alla casa del Padre. Era da tempo sofferente di cuore e per causa di infarto è spirato nella sua casa nel volgere di poco tempo. Lo ricordo con affetto e con sincera amicizia, battagliero per le sue idee legate al mondo sindacale che aveva abbracciato negli ultimi anni di lavoro prima della pensione, riconoscente degli affetti e vero compagno di strada. 
Questa strada con lui si è interrotta stanotte, ma sarà sempre piacevole ricordarne i passi, meditati e sicuri, rivolti alla meta, molte volte da trovare e conquistare insieme, godendo sempre dell'immancabile soddisfazione del buon lavoro svolto. Era camminare per scoprire gli altri, la natura, l'amore e in fin dei conti se stessi ed il significato più vero e profondo della vita. E' il caso di dire che la vita va vissuta col cuore, nel significato e nell'accezione più spirituale del termine, anche se proprio il cuore ha determinato la fine a Gino, ma non gli ha impedito, fino all'ultimo, di essere persona viva e attiva. 
Gino, infatti, non si è fatto intimidire dal suo cuore "ballerino", ha continuato, forse con tristezza e certezza di un futuro poco certo, a vivere e progettare il futuro, a darsi impegni e scadenze. Dovevamo vederci proprio in questo fine settimana per sistemare un suo desiderio di portare a termine un gesto di generosità. Mi rammarico di non poter godere della sua presenza, ma mi consolo perché la sua agenda, nelle scadenze immediate, prevedeva l'interessamento al prossimo più bisognoso. 
Sarà in qualche modo esaudito!
Al mio primo Capo Clan e a un rifondatore dello scautismo trevigiano dopo l'ultima guerra, mi piacerebbe cantargli il primo canto rover che ho imparato
Il Richiamo della Strada, in particolare faccio mie le parole dell'ultima strofa come personale saluto:

Quando a notte il silenzio verrà
sul tuo sognare
e all'intorno la pace sarà
tra il cielo e il mare
il tuo cuor allor sentirà
il Signore passare.

Buona Strada.
Gianni Tosello.

Treviso, 24 gennaio 2003

 

 

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