Così Arduino si avviò alla fine della sua strada, trasferito ormai stabilmente all'ospedale; e lì rivisse da solo - possiamo pensarlo - le tappe, i momenti, gli incontri della sua vicenda terrena: trascorse poi, a ben rifletterci, entro spazi fisici e geografici così ristretti (Caerano, Treviso, le montagne)) senza altre evasioni. Ma in compenso tanto densa di episodi, tanto ricca ed intensa: tutta pervasa da un servizio sacerdotale esclusivo, che ammetteva accanto solamente una dimensione poetica delle cose. Non a caso, negli anni della solitudine precedenti l'ultima prova, Arduino aveva affidato alla poesia la sintesi (imperfetta, ma quanto sincera e sofferta!), della sua intima esperienza, che per nessuno può costituire materia di indagine indiscreta. Ne riportiamo solo un esempio, come suo commento- personale in calce a tutto.

Nell'estate del '77 le cose precipitarono.

"Nell'ultimo tempo mi diceva: Maria, ti prego non abbandonarmi, non lasciarmi solo. Io con le lacrime nascoste dicevo: ma perchè dici così? Mai ti lascerò solo per nessun motivo, mettiti via questo pensiero, ti sarò sempre vicina...

Alla mattina del 25 settembre, di domenica, io appena sono entrata in stanza avevo già notato che andava verso la fine; alla mattina aveva fatto la S. Comunione. E mi disse subito: Maria, sto male.

Verso le 12 si aggravò... il medico mi disse se volevo uscire, io dissi no; e ho passato il mio braccio sotto le spalle, perchè era cosciente, e pregavo piangendo. Quando dissi: "Gesù, Giuseppe, Maria", lui mi fece con la testa di sì. Verso le 15 spirò tranquillo senza muoversi".

 

 

 

 

Questo fu Arduino, nato in terra di Caerano e là ritornato all'ultimo riposo dopo sessantasei anni di esistenza meritoria verso Dio e verso gli uomini. Ad oltre un decennio da quel ritorno - per noi più che per Lui - gli era dovuta questa testimonianza.

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 Le testimonianze riportate nel testo

sono dovute a:

 Maria Faccin e,

in ordine alfabetico, a:

Giuliana Boghetto Costi

Mosè Bordin

Rino Bustaffa

Clelia Magno

Antonio Mazzarolli

Arnoldo Onisto

Olga Schiavinato Tomasi

Giuseppe Spilimbergo

 

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