[TORNA]

CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE SCOUT
DON UGO DE LUCCHI
 

Nato a Caerano di S.Marco

il 4 ottobre 1911

Ordinato Sacerdote il 15 luglio  1934

Morto a Treviso il 25 settembre 1977

 

 

 

(acquaforte di Checco Piazza, titolo:"S.Dordi")

 

INIZIO

Don Arduino Faccin

Presentiamo, per gentile e fraterna concessione di Enzo Demattè, il ricordo di questo illuminato e forte prete che ha inciso non poco sullo scautismo trevigiano nel periodo della sua rifondazione nel dopoguerra.

Ripartenza, si può dire, «da zero» sia per le distruzioni materiali e spirituali dovute all’evento bellico, sia perché lo scautismo rinasceva dalle ceneri della soppressione fascista e si ridestava con tanta voglia di libertà e di fraternità per riannodare legami sociali e comunitari fra la gente.

Il testo di Enzo Demattè ripercorre quegli anni e, nel commemorare don Arduino, fa anche una magnifica e puntuale descrizione dell’epoca e degli eventi scout di quel tempo.

Ci corre l’obbligo precisare che Enzo Demattè, oltre che amico di don Arduino, è stato Capo Scout della prima ora, infatti, con altri capi e assistenti ha dato il suo apporto fondamentale per la ripartenza dello scautismo a Treviso e provincia.

Per inciso ricordo che da giovane esploratore la leggenda del Campo Mobile dei Nasi Adunchi (1952), non era una tribù indiana, era la Pattuglia Cirano che, per auto celebrarsi ironicamente, cantava questa canzoncina sulla musica di suffer clay:

Con buon naso e forti piè

siam partiti da Malè,

le vesciche facean mal

pur giungemmo sul Tonal

 

rit. Pattuglia Cirano a la vache

guardiamo lontano, su i mustache

giungiamo pian piano da per tut

così facciam la route.

C’imbattemmo lì per lì

in un villaggio di V.P.

non un attimo di più

e scappiam fino a Viggiù

 

rit. Pattuglia Cirano a la vache

guardiamo lontano, su i mustache

giungiamo pian piano da per tut

così facciam la route.

(Pattuglia Ciranò – Enzo Demattè – Gino Piazza – Checco Piazza)

riproduzioni dal carnet di Checco

Che Enzo fosse Capo Scout, quindi, non occorre rammentarlo ai trevisani, già lo sanno, ma lo rileviamo per le giovani generazioni e per quelli fuori di Treviso che, casualmente, s’imbattono nel nostro sito.

 Gianni Tosello

  pg.5pg.6-7 ; pg.8-9 ; pg.10-11 ; pg.12-13 ; pg.14-15 ; pg.16-17 ; pg.18-19 ; pg.20-21 ; pg.22-23 ; pg.24-25 ; pg.26-27 ;

  pg.28-29 ; pg.30-31 ; pg.32-33 ; pg.34-35; pg.36-37; pg.38-39 ; pg.40-41 ; pg.42-43 ; pg.44-45 ; pg.46-47 ; pg.48