Qui ogni anno essi si erano riuniti per rinnovare la promessa nel giorno di S.Giorgio e qui riaprirono ai giovani italiani i loro Riparti. In seguito, otto ragazze romane, guidate da Giuliana di Carpegna pronunciarono, nelle Catacombe di S.Priscilla la sera del 23dicembre 1943, la loro Promessa scout. Nasceva cod l’Associazione Guide Italiane (“A.G.I.”). Nel medesimo tempo rinasceva anche il Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani (“C.N.G.E.l.”). Furono fondate le due federazioni: la “F.E.I.” per gli Esplorarori e la “F.I.G.E.” per le Guide, con il compito di rappresentare la associazioni italiane presso il comitato mondiale. Solo dopo la liberazione di Roma, da parte delle forze alleate, si poterono riaprire definitivamente le sedi. Fu costituito il


Lapide del 50° di fondazione dello Scautismo Cattolico Italiano esistente nella chiesa di S. Giorgio al Velabro — Roma

Commissariato Centrale con la sollecitazione di mons. Montini, allora Sostituto della Segreteria di Stato di Pio XII e futuro Papa Paolo VI, con la nomina di don Sergio Pignedoli ad assistente centrale, In breve si riaprirono i vecchi Riparti, se ne fondarono di nuovi e nel 1945, dopo la liberazione e la fine del conflitto, il movimento si diffuse rapidamente in tutta la penisola. I giovani dell’A.S.C.I. e le giovani dell’A.G.I., rappresentarono degnamente l’Italia nelle “Jamboree Internazionali”, così come si fecero notare nel volontariato con l’opera disinteressata dei loro “Rovers” accorsi in sostegno delle popolazioni disastrate dalle sciagure più gravi, meritandosi la riconoscenza del Paese, espressa dalla concessione, dal Ministro degli Interni, della Medaglia di bronzo

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al valore civile. A fianco dell’A.S.C.I. e dell’A.G.I. è sorto il M.A.S.C.I. che raccoglie quanti, fattisi adulti, credono nella validità di un metodo e nella fecondità di un ideale. Nel 1974, dopo alcuni anni di discussioni e di esperimenti, i due Comitati centrali dell’A.S.C.I. e dell’AGi, decisero di riunire le due associazioni cattoliche in una sola mista, l’attuale Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani “AGESCI”, che continua nella fedeltà negli ideali e nel metodo la sua opera di formazione dei giovani per essere gli artefici del bene nel mondo. Non tutti i Riparti si adeguarono alla decisione dei Comitati Centrali e non aderirono all’A.G.E.S.C.I., mantenendo la divisione fra Guide e Scouts. Pur conservando i principi e le norme fondamentali, questi Riparti, che attualmente si denominano “Scouts d’Europa”, non sono riconosciuti dalla Organizzazione Mondiale ma anelano ad essere uniti agli altri Scouts fratelli.

Pedagogia e Metodo formativo dell’A. G. E. S. C. I.
L’AGESCI mantiene fede agli ideali dell’Organizzazione Mondiale Scautistica e partecipa alle direttive emanate dai vari organi ufficiali sia per la formazione e per il metodo che per la partecipazione ai raduni internazionali e alle iniziative mondiali. Si realizzano così gli ideali di fraternità, di rispetto, di identità, di accrescimento della propria fede religiosa, di servizio nella propria nazione. Un principio fondamentale dell’A.G.E.S.C.I. fu la scelta della coeducazione intesa come “educare insieme” tenendo conto della diversità dei sessi e della ricchezza che ciascuno ha nell’essere uomo o donna. Si mira ad un progetto comune nella complementarietà delle attitudini e delle inclinazioni. Il cammino si svolge gradualmente utilizzando le particolari capacità ed inclinazioni proprie di ciascuna età. I Lupetti (8-12 anni) vivono nel Branco nello spirito del motto “fare del mio meglio” della Legge e della Promessa. I Capi propongono loro un cammino di crescita che permette di maturare ed affrontare in modo critico ogni esperienza ed ogni occasione. Offrono una attività alla quale tutti possono partecipare e contribuire in modo attivo e responsabile. I Lupetti vivono a contatto con la natura dove possono scoprire il mondo, l’attenzione alle piccole cose e la gioia della semplicità e del gratuito come S.Francesco loro patrono. Nel gioco, strumento fondamentale nel Branco, i

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