Lupetti esprimono se stessi, si misurano con gli altri, liberano la fantasia, acquistano il controllo, osservano le regole e il rispetto verso gli altri ed imparano ad accettare i propri limiti. Le Coccinelle (8-12 anni) hanno gli stessi obiettivi dei Lupetti ma l’attività è ambientata nel “prato” e nel “bosco” dove le “cocci” volano alla ricerca dei loro punti neri. Il Riparto accoglie gli EspIoratori/Guide dai 12 ai 16 anni. Questa unità è divisa in squadriglie di 6-7 Scouts o Guide, coordinati dal capo squadriglia il quale ha il compito di guidare i propri compagni nelle “imprese”. Tutte le attività che la squadriglia svolge hanno lo scopo di far crescere nella competenza e nella disponibilità ogni Esploratore/Guida. Il Capo Riparto aiuta a realizzare tutte quelle attività che la squadriglia si propone, verifica, consiglia e richiama. È guida ed esempio per tutti. La crescita di ogni Esplorarore/Guida è scandita in quattro tappe: scoperta, competenza, autonomia, animazione. Importanti sono le “specialità” che ognuno sceglie liberamente secondo le proprie attitudini e nello spirito di ”sapere, per dare agli altri”. La Buona Azione è un impegno che ogni Scout vive quotidianamente e che dovrà diventare un’abitudine. Nel campeggio si verificano tutte le esercitazioni di un anno di attività e le prove diventano esperienze che incidono. il vivere assieme, lontani dalla famiglia e dal quotidiano, rinsalda il valore della comunità, dell’amicizia e dell’aiuto reciproco. L’itinerario di Fede parte dalle concrete situazioni della vita dei ragazzi e delle ragazze dentro e fuori le attività scout, per portarli a comprendere come la Parola di Dio illumini tutta la realtà della vita, per rivelarne il significato umano, religioso, cristiano. Corresponsabili dell’educazione alla Fede sono i Capi e l’Assistente ecclesiastico, chiamati ad essere testimoni della Fede. Il servizio diviene efficace e fecondo attraverso l’esemplarità delle scelte e dei comportamenti. Con il passaggio al Noviziato (16 anni), l’Esploratore/Guida accetta di sperimentare la proposta del roverismo/guidismo. Durante l’anno, il giovane, attraverso il rapporto con i Capi (Maestri dei Novizi) e gli altri suoi coetanei. vive forti esperienze di “Strada” (uscite e campi mobili), di ‘Comunità” (una comunità ristretta a pochi ragazzi e ragazze della stessa età che vivono gli stessi problemi a scuola e in famiglia), di “Servizio” (svolto assieme nelle situazioni più varie) e verifica le proprie capacità per decidere se vivere nel “Clan/Fuoco” la sua rinnovata adesione ai valori dello scautismo assieme alla Comunità

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e nello spirito del Servizio. “Statuto” ufficiale del Clan è la “Carta di Clan”. I Rovers/Scolte, partendo dalle esperienze vissute, redigono un documento dove si esplicita il modo particolare di vivere la proposta scout. Con la firma della Carta di Clan il Rover assume un effettivo impegno di condividere la vita di Clan, in servizio e a favore degli altri. La “Strada” rappresenta il cammino fatto da ognuno. Uscite, Hike (un’avventura di più giorni vissuta da soli o in coppia), campo mobile (un campeggio vagante, dove ogni giorno si incontrano luoghi e persone diverse e si mette alla prova lo spirito di sacrificio, la precarietà della vita, l’essenzialità di un bagaglio semplice). Il Servizio, svolto da soli o in coppia, è un’esperienza personale che viene condivisa e verificata assieme al gruppo. La Comunità è il punto di riferimento di ogni Rover/Scolta. Nel Clan trova amicizia, felicità, gioia, condivisione, verifica, sollecito e sostegno. Piattaforma del]e esperienze è sempre la Fede. Sulle tracce di S.Paolo, il santo che più di tutti ha viaggiato, si approfondisce la conoscenza di Gesù Cristo per poter aderire sempre più al]a sua persona e accogliere la sua proposta: la realizzazione del Regno di Dio. Nella preghiera c’è l’impegno per la ricerca della propria vocazione e delle scelte fondamentali che, alla soglia dell’età matura, si devono compiere avendo per ispirazione fondamentale la propria Fede. Un giorno, alla fine della “Strada”, riceverà la “Partenza”, lascerà il Gruppo. scambierà con i compagni ed i loro Capi il saluto di congedo, portando con sé non solo i ricordi del tempo passato nei giochi, nel lavoro, nei campeggi, nella meditazione, nella preghiera. ma anche l’impegno di entrare finalmente, autonomamente, giudice di se stesso, a lavorare, con la guida della “Legge Scout’, per lasciare il mondo migliore di come l’aveva trovato. I giovani che desiderano attuare il loro servizio nell’Associazione sono accolti nella “Comunità Capi” (C.O.C.A.). Questo gruppo elabora il progetto educativo, ne garantisce la sua attuazione e aiuta i Capi nella loro formazione permanente. Documento ufficiale della C.O.C.A. è il “Patto associativo” dove sono elencate le finalità, le scelte, gli impegni che vengono assunti da chi accetta la vita dell’Associazione. lI M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout) è una comunità legata all’A.G.E.S.C.I. da vincoli ideali dove gli adulti s’incontrano per continuare, con l’educazione permanente, a realizzare il loro servizio, con lo spirito scout, nella comunità sociale.

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