anno di soppressione fascista
Il negoziato per i rapporti tra Stato e Chiesa e i problemi relativi alle associazioni giovanili cattoliche si intrecciano tra loro fino al mese di maggio.
Nel febbraio si delineano da parte di Augusto Luppoli e di Agostino Ruggi d’Aragona, già partecipanti al 50° corso Gilwell per dirigenti, i primi orientamenti sulla struttura e costituzione del gruppo scout (“una ciurma di seniori, un reparto di esploratori e da una muta di lupetti … branche autonome…”). Era in programma per l’estate il 3° campo nazionale; l’ASCI godeva buona vitalità.
Prima
leva fascista: Mussolini dichiara la necessità di riformare la legge sull’ONB
(27/3), il 30/3 nuovo comunicato - Il Consiglio dei ministri approva un
provvedimento di scioglimento delle organizzazioni non facenti capo all’Opera
Nazionale Balilla.
L’ASCI chiese di divenire una specializzazione dell’ONB a condizione di restare autonoma nella gerarchia e nell’indirizzo educativo.
Il 9 aprile il Consiglio dei Ministri modifica, con decreto, la legge ONB e dichiara soppresso lo scautismo, il decreto è approvato con la firma del re e pubblicato il 13 nella Gazzetta Ufficiale che lo rende immediatamente esecutivo.
Il 17 aprile il papa revoca a Pacelli l’autorità nelle trattative concordatarie se non fosse stato precisato che le associazioni “con finalità prevalentemente religiose” (gioventù cattolica e seminari) potevano normalmente continuare la loro attività e che il decreto in questione si riferiva esclusivamente agli esploratori.
Il
14 maggio il papa ottenne la precisazione richiesta. Il governo mirava a
sopprimere l’ASCI mentre il Vaticano mirava a salvare l’Azione Cattolica.
Cominciarono ad arrivare ai reparti i primi decreti di scioglimento e si
ripeterono i riti, già visti per il CNGEI, di convocazione dell’ultima
riunione con lettura dell’ultimo messaggio del commissariato centrale e la
consegna delle fiamme di reparto all’Assistente ovvero la loro sepoltura o
divisione tra gli scouts. Era rinnovata tutti insieme la promessa scout e al
canto dell’addio ci si riprometteva di ritrovarsi tutti uniti in tempi che
avessero permesso di vivere in libertà. Non accaddero in tutta Italia incidenti
di sorta.
Il 6 del mese di marzo, il presidente dell’ASCI Parisi, convocato il Consiglio Generale, svolge l’ultimo e definitivo atto di scioglimento dell’associazione e legge una relazione puntuale delle azioni poste in essere per la salvaguardia dell’associazione, polemizzando, garbatamente e senza nominarlo, con Mario Mazza che aveva cercato, personalmente e a fin di bene secondo lui, di salvare l’ASCI proponendo i “Balilla esploratori con specializzazione più coloniale” e, per completare la fascistizzazione, che fosse eletto Mussolini Capo Scout. Parisi lesse anche un messaggio di compiacimento per l’azione formativa svolta inviato dal papa Pio XI, il quale dava, a ragazzi e capi, la sua benedizione apostolica.
L’ARPI, secondo la linea data dal suo fondatore Perucci, il giorno di S. Giorgio si sciolse avendo già dal 1926 intrapreso una linea di “infiltrazione” dei capi e degli scout “per dare tangibile prova di leale e fattiva cooperazione alle opere educative del regime”. Nel messaggio finale appaiono espressi concetti come la constatazione che il virile governo nazionale operava con merito nell’educazione dei giovani e che, sciolte tutte le associazioni consorelle, anche l’ARPI non aveva più ragione d’essere.
Sciolte
le associazioni scout, soppresso per legge lo scautismo, lo
scautismo stesso non morì.
Inizia lo scautismo clandestino.
Comincia così la " GIUNGLA SILENTE ", cioè il perdurare di unità clandestine, alcune delle quali ebbero il coraggio di restare fino alla liberazione diventando, negli ultimi anni, luoghi di resistenza attiva.
"LE AQUILE RANDAGE" dell'ASCI a Milano, "IL LUPERCALE" a Roma, che riuniva i capi del CNGEI, "I LUPI", "LE AQUILE", e "I GALLI" a Roma.
Tutti gli scouts italiani cominciarono a riunirsi per il ritrovo della Promessa nel giorno di San Giorgio e alcuni di essi poterono partecipare a qualche campo o raduno scouts in Francia o in Svizzera.
Le Aquile Randage furono presenti anche a tutti i Jamboree.
L’ufficio internazionale ha accolto la soppressione dello scautismo in Italia con un’accettazione pacata. A Milano, per iniziativa di tre capi ventenni, Uccellini, Binelli e Toffoloni, riuscirono a raggruppare una ventina di ragazzi e formarono il primo nucleo delle Aquile Randagie. Il Monza 3° aderisce alle Aquile Randagie dichiarando di non avere intenzione di organizzare insignificanti gruppi alpinistici o ginnastici, ma di puntare alla formazione morale. Altre sezioni si ebbero a Parma per iniziativa di don Ennio Bonati, a Como.
Campo estivo delle Aquile Randagie in Alto Adige.
Il 12 aprile il re Vittorio
Emanuele III subisce un attentato a Milano, a causa dello scoppio di un ordigno
muoiono 20 persone. E’ costituita l’ANAS (Azienda Nazionale Autonoma
della Strada). Le scuole elementari adottano come sussidio per lo studio il
testo unico di stato (perfezionamento della fascistizzazione delle scuole, dei
programmi e con questo degli uomini). Alla IX Olimpiade di Amsterdam l’Italia
vince 7 medaglie d’oro, 6 di argento e 6 di bronzo. Il 3 di settembre muore
Roald Amundsen, esploratore polare norvegese, mentre era alla ricerca dei
naufraghi del dirigibile Norge partecipanti alla spedizione di Nobile.
A dicembre sono approvate leggi contro l’urbanesimo (tendenza all’aumento della popolazione delle città), a favore dell’aumento delle pensioni operaie e per dare inizio alla “bonifica integrale” (bonifica delle zone paludose).