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ARTICOLO VI LO SCOUT VEDE NELLA NATURA L'OPERA DI DIO; AMA LE PIANTE E GLI ANIMALI LA GUIDA VEDE NELLA NATURA L'OPERA DI DIO; AMA LE PIANTE E GLI ANIMALI Un segno della maturità della coscienza comunitaria di un uomo è intuire una chiamata e partecipare responsabilmente ai molteplici problemi di carattere economico sociale, culturale e di ambiente che investono l'umanità. L'impegno per l'uomo maturo, diventa globale fino ad investire oggi un settore che fino a pochi anni fa era oggetto della biologia: l'ecologia! La rapida trasformazione in corso ha fatto bruscamente capire all'uomo che lo sconsiderato sfruttamento della natura rischia di distruggerla e che, una volta distrutta, l'uomo crea automaticamente la propria distruzione. Sfruttamento delle risorse naturali non rinnovabili, inquinamenti e rifiuti modificano l'equilibrio ecologico, aumentano le malattie e il processo distruttivo. Tutto questo domanda una nuova coscienza sociale. L'uomo rischia di crearsi, per il suo domani ormai prossimo, un ambiente intollerabile, di perdere la sua capacità di dominio sulla natura, di non vivere più in un ambiente degno di essere chiamato umano. "A queste prospettive (lo scout) deve dedicare la sua attenzione e assumere insieme con gli altri uomini la responsabilità di un destino diventato ormai comune". (Octogesima adveniens - Paolo VI) Non si può attendere, occorrono impostazioni nuove per riorganizzare la società intorno a valori ed obiettivi controllati. E' necessario che l'uomo si chieda con serietà lo scopo della propria attività e i valori che lo ispirano, se non vuole distruggersi o ridursi ad una esistenza indegna di essere vissuta! A questo punto il 6° articolo della legge che una volta poteva sembrare per qualcuno un hobby, oggi è diventato severamente di attualità. Il rispetto delle piante non è un gioco o un qualcosa che uno esercita quando vive in squadriglia, ma diventa una necessità da apprendere con serietà se vogliamo sopravvivere in questo mondo che Dio ci ha donato ma che l'egoismo e l'irresponsabilità di molti rischiano di compromettere definitivamente. Dalla Parola di Dio leggiamo che Dio ha fatto l'uomo Signore del Creato e concreatore, non distruttore! (Gen. 1,26-28) Ora l'uomo deve essere fedele a questa vocazione se non vuol morire. Di più direi che ogni uomo ha diritto di vivere una vita da uomo, in un ambiente umano e che è un peccato contro Dio, il mondo e l'uomo, rendere l'ambiente meno adatto alla vita proprio a colui che è, nel mondo, la immagine della Signoria di Dio. "Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino... perché lo coltivasse e lo custodisse". (Gen. 2,15) Questa è la vocazione dell'uomo: coltivare e custodire il mondo in cui fu posto, abbellendolo e rendendolo più abitabile attraverso i doni e le energie che l'uomo scopre dentro e fuori di sé. Se la terra oggi è arrivata ad essere sottoposta al potere della distruzione, non è per causa propria ma a causa dell'uomo peccatore; tuttavia la creazione stessa verrà liberata dalla schiavitù della corruzione per aver parte della libertà dei figli di Dio. (Rom. 8,19-21) Dio quindi chiede all'uomo di liberarsi dalle forze che producono morte, quali l'egoismo, l'arricchire sfruttando ... perché solo l'uomo libero potrà creare un ambiente più umano e più libero. Ecco dunque che la salvezza del proprio ambiente rimanda il problema alla radice dell'uomo stesso. Ciascuno di noi è responsabile di fronte alla società e alla natura di maturare secondo ideali che permettono la vita, solo così collaboreremo ai cieli nuovi e alla terra nuova assieme a Dio che farà nuove tutte le cose, perché questo è il grande destino del mondo. (Ap 21,1-5) (Is 65,17) Il mondo per un credente, è dono dell'amore di Dio destinato alla risurrezione e trasformazione finale e ora donato a tutti gli uomini, anche a coloro che verranno dopo di noi e che hanno lo stesso diritto nostro ad un ambiente bello e accogliente. "Ama le piante" dice anche stile di sobrietà nell'usare cioè quello che è utile e necessario per te ma senza distruggere e rovinare. "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino". (Gen 2,16) Infine il rispetto della natura si fa possibilità di rivelazione di Dio e di lettura della sua bellezza. "Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con l'intelligenza nelle opere che Lui ha compiuto". (Rom 1,20) Questo domanda allora un occhio nuovo, libero da bassi egoismi, capace di rallegrarsi delle bellezze, di contemplare, rimanere gioiosamente ammirato fino a fare un dialogo profondo con Colui che ne fu l'autore e che il Creato manifesta. Solo con occhio libero e amoroso potrai dialogare con Dio e contemplarlo presente nella sua apparente assenza fino a sentirlo vicino e presente in quel cielo che guardi, nell'aurora che sorge radiosa, nell'immensità delle montagne e del mare, nel buio della notte perché sempre e dappertutto là Tu sei o Dio! "Quando vengo per pregare nel deserto, preparo la mia preghiera con la contemplazione delle cose. Penso proprio che il Signore le abbia messe lì per questo. Quando ero più giovane e impaziente, mi inquietavo davanti ai giovani scouts che alzavano la tenda e guardavano con curiosità e affetto il bosco e gli animaletti piccoli sotto le foglie ingiallite. Mi pareva un perditempo. Ero immaturo e non capivo che il migliore catechismo è fissare le cose perché attraverso di esse Dio incomincia a parlarci". (C. Carretto - "Dio che viene") La preghiera nasce dalla meraviglia di un mistero d'amore che leggiamo nella creazione. Il primo passo verso la contemplazione sta nella capacità di saperci meravigliare. Dice ancora C. Carretto: "Bisogna accettare il vento, il freddo, caldo, i disagi come discorsi usati da Dio per insegnarci la povertà la pazienza e non come motivi di inutili lamenti". Una vita di rispetto porterà nella creazione il rumore dei passi , Dio che ti vive accanto, ma senza paura. RACCOGLIAMOCI IN PREGHIERA SALMO 148 LODE COSMICA Il mondo è destinato al nuovo popolo di Dio: e saranno cieli nuovi e terre nuove. Amiamo le creature e collaboriamo con Dio che fa nuove tutte le cose esprimendo la lode meravigliata per la sua bontà. Alleluia, lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell'alto dei cieli. Lodatelo voi tutti, suoi angeli, lodatelo voi tutte, sue schiere. Lodatelo, sole e luna, lodatelo voi tutte, fulgide stelle. Lodatelo, cieli dei cieli, voi acque al di sopra dei cieli. Lodino tutti il nome del Signore, perché egli disse e furono creati. Li ha stabiliti per sempre, ha posto una legge che non passa. Lodate il Signore della terra, mostri marini e voi tutti abissi, fuoco e grandine, neve e nebbia, vento di bufera che obbedisce alla sua parola, monti e voi tutte, colline, alberi da frutto e tutti voi, cedri, voi fiere e tutte le bestie, rettili e uccelli alati. I re della terra e i popoli tutti, i governanti e i giudici della terra, i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini lodino il nome del Signore: perché solo il suo nome è sublime, la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. Egli ha sollevato la potenza del suo popolo. E' canto di lode per tutti i suoi fedeli, per i figli di Israele, popolo che egli ama. Alleluia! LETTURA BREVE: GAUDIUM ET SPES N. 39 Ignoriamo il tempo in cui avranno fine la terra e l'umanità, e non sappiamo il modo con cui sarà trasformato l'universo. Passa certamente l'aspetto di questo mondo, deformato dal peccato. Sappiamo, però, dalla Rivelazione che Dio prepara una nuova abitazione e una terra nuova, in cui abita la giustizia, e la cui felicità sazierà sovrabbondantemente tutti i desideri di pace che salgono nel cuore degli uomini. Allora, vinta la morte, i figli di Dio saranno risuscitati in Cristo, e ciò che fu seminato in infermità e corruzione rivestire l'incorruzione; e restando la carità con i suoi frutti, sarà liberata dalla schiavitù della vanità tutta quella realtà, che Dio ha creato appunto per l'uomo. PAUSA DI MEDITAZIONE RISPONDIAMO PREGANDO CON IL SALMO 118 (Sal 118,97-104) ELOGIO DELLA LEGGE Quanto amo la tua legge, Signore; tutto il giorno la vado meditando. Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, perché sempre mi accompagni. Sono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i tuoi insegnamenti. Ho più senno dell'anziano, perché osservo i tuoi precetti. Tengo lontano i miei passi da ogni via di male, per custodire la tua parola. Non mi allontano dai tuoi giudizi, perché sei tu ad istruirmi. Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca. Dai tuoi decreti ricevo intelligenza, per questo odio ogni via di menzogna. INVOCAZIONI C. Per questo ideale preghiamo: R. Signore ascoltaci! L. Dacci il rispetto di ogni cosa creata da te; che di nessuna persona facciamo lo strumento della nostra volontà, di nessuna cosa godiamo in modo egoistico. R. Signore ascoltaci! L. Dacci sempre il senso della tua signoria sulle cose, il rispetto che viene da te e che mai esse diventino per noi un idolo. R. Signore ascoltaci! L. Aiutaci, Signore Dio, a non offendere nessuna delle tue creature a vivere nel nostro intimo la contemplazione di te nelle bellezze del creato. R. Ascoltaci Signore! (intenzioni libere) Padre nostro... PREGHIERA COMUNE Signore Tu sei la strada, la verità e la vita: lontano da Te noi non possiamo che perderci. Senza di Te non possiamo comprendere nulla. Vivere senza di Te non è vivere. Veglia sui nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni; proteggici in questo giorno affinchè le nostre azioni siano volute e compiute per la tua gloria. AMEN! incisione Montello "Mi indicherai il sentiero della mia vita" (Sal 15,11) |
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